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martedì 6 ottobre 2020

Magrebino semina il panico in un convento a Trapani:

MAGREBINO SEMINA IL PANICO IN UN CONVENTO A TRAPANI:


-classica immagine di propaganda sinistroide e globalista
 che vuole giustificare questa invasione islamica mentre 
il popolo italiano è quasi alla fame.


L'increscioso episodio si è verificato venerdì 2 ottobre, mentre le religiose stavano mangiando in refettorio. L'immigrato, un ragazzo di 25 anni, era seminudo quando ha sfondato il portone della chiesa e si è incamminato verso il primo piano del convento. Poi, sempre urlando "Allah Akbar", si è introdotto nelle stanze delle suore, mettendole a soqquadro e lanciando una valigia e delle carte fuori dalla finestra, che sono finite nel cortile della struttura. L'allarme è scattato dopo che un cittadino di Mazara del Vallo, residente di fronte al convento, aveva allertato le forze dell'ordine. In attesa dell'arrivo dei carabinieri e della polizia le suore, terrorizzate dal trambusto creato dallo straniero, si erano rifugiate fuori dalla struttura. Dopo un breve inseguimento agenti e militari sono riusciti a fermare il nord-africano, seminudo e fuori di sé, e a trasportarlo in questura. Non è il primo - e non sarà l'ultimo - caso in cui un immigrato semina il terrore gridando "Allah Akbar" in mezzo alla gente. Qualche settimana fa a Ferrara un altro nord-africano aveva creato problemi di ordine pubblico mimando il possesso di un'arma e pronunciando la medesima frase. In questo caso si trattava di un giovane tunisino di 20 anni, arrivato, guarda caso, il 3 agosto in Sicilia tramite un barcone e fuggito dal centro di accoglienza dove era stato ospitato. Il 20enne era arrivato infine a Ferrara. Ora su di lui grava un provvedimento di espulsione.
Purtroppo al governo, qualche giorno fa, si è deciso di distruggere i decreti sicurezza, ciò significa che l'Italia ha aperto le sue frontiere e i suoi porti, definitamente per il volere dei potentati finanziari che agevolano le ONG (Soros, Vaticano), pronta all'invasione islamica. Crediamo che questi episodi sopracitati siano solo l'inizio della bufera in cui si ritrova oggi l'Italia.

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