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venerdì 26 febbraio 2021

Approvazione della causa Zagamiana per il futuro dell'Italia:

 APPROVAZIONE DELLA CAUSA ZAGAMIANA PER IL FUTURO DELL'ITALIA: 

-La Corona di Ferro dei Re d'Italia, forgiata da San Costantino. da allora ha cinto la testa di tutti i Sovrani d'Italia. E' conservata nel Duomo di Monza. 

Cari lettori, oggi vorremmo proporre a voi Zagamiani e non, queste importantissime parole di appoggio alla nostra causa. Le parole sono quelle di Don Cesare C. Torella, nobile di San Leucio della città di Frigento, che ha endorsato la causa Zagamiana, ed ha voluto sottolineare l'importanza del lavoro svolto da Sir Leo Lyon Zagami. Sul suo account Facebook cosi riporta: "L'Italia, da più di un anno, versa in uno stato di tirannia. La soluzione si chiama Re Leo Lyon Zagami.<<Chiusura dal 6 marzo al 6 aprile compresa la Pasqua ... che disastro totale e così sarà anche l'anno prossimo>>, scrive l'amico Federico Forgione, facendosi interprete dello sconforto di molti italiani cristiani. Gli rispondo come segue. Questo inferno andrà avanti senza fine, se gli italioni (italiani coglioni) non fanno quanto segue: 1) preliminarmente, smettere di essere italioni e svegliarsi, ri-diventando almeno italiani; 2) comprendere finalmente che TUTTI i partiti sono inaffidabili, in quanto manipolati da forze occulte superiori; 3) comprendere che le istituzioni stesse, sia civili che ecclesiastiche, sono da secoli infiltrate da queste forze occulte; 4) aderire, quindi, ad un progetto politico serio, MONARCHICO, tradizionalista e Cristiano, come quello oggi propugnato da Sua Altezza Reale Don Leo Lyon Zagami, principe reale di Scozia, principe siciliano e Gran Maestro Templare." e poi conclude con un augurio in spagnolo "Feliz jueves de resistencia, hombres de buena voluntad, SANTIAGO Y CIERRA!" e continua ancora: "Anche quest'anno, inoltre, ci impediranno di celebrare degnamente la Santa Pasqua. La soluzione si chiama Leo Lyon Zagami. Il principe Leo Lyon Zagami è uno scrittore e giornalista anglo-italiano, nato a Roma il 5 marzo del 1970, autore di un blog e di molti libri autobiografici. In essi, il Principe racconta le sue esperienze di iniziato e denuncia, da molti anni, i progetti nefasti del cosiddetto "Nuovo Ordine Mondiale". Per questa sua attività Zagami ha subito alcune condanne in vari paesi europei, per motivi per lo più ascrivibili al "reato d'opinione", ed oggi vive in esilio negli USA. Aderite ai Circoli Monarchici Zagamiani." Insomma cari lettori, siamo felici di constatare che le acque della palude moderna si vanno smuovendo e sempre più persone stiano passando dalla nostra parte, non solo il popolo, ma anche eruditi nobili stanno valutando seriamente il movimento Zagamiano.

Fonte - César Carlos de Torella - pagina Facebook ufficiale.       

giovedì 25 febbraio 2021

Nasconde una telecamera nel wc delle maestre, denunciato sindaco di centrosinistra del Bergamasco.

 NASCONDE UNA TELECAMERA NEL WC DELLE MAESTRE, DENUNCIATO SINDACO DI CENTROSINISTRA DEL BERGAMASCO:


Cari lettori, secondo quanto riportato dal Corriere, Dionisi è ora indagato per interferenze illecite nella vita privata. La donna ha sporto denuncia contro ignoti, ma Dionisi avrebbe ammesso di aver installato la telecamera nel wc dell'istituto comprensivo Albano, sostenendo che si trattasse di un gioco erotico con una collega sposata, con cui intratteneva una relazione extra-coniugale. Dionisi non aveva però calcolato - oppure lo sapeva, ma non lo riteneva un suo problema - che nell'inquadratura sarebbero finite tutte le altre maestre dell'istituto che avessero usato la ritirata. Contestualmente, la preside ha segnalato i fatti all'ufficio scolastico provinciale, che avrebbe avviato un procedimento disciplinare. I carabinieri, fa sapere il Corriere, hanno sequestrato la telecamera e il cellulare personale di Dionisi. Ora si attende l'esito dell'acquisizione delle immagini registrate e dei contenuti rilevati sul cellulare. <<Posso solo rassicurare i genitori che stiamo seguendo da vicino quanto accaduto>>, afferma la dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Patrizia Graziani. <<Ci stiamo attenendo alla procedura prevista per questi casi>>.

Fonte - https://primabergamo.it/scuola/telecamera-nel-bagno-delle-colleghe-nei-guai-il-sindaco-maestro-di-albano/ 

martedì 23 febbraio 2021

Confindustria, "vaccinare i lavoratori e familiari nelle fabbriche":

CONFINDUSTRIA, "VACCINARE I LAVORATORI E FAMILIARI NELLE FABBRICHE": 



Aprire le fabbriche per vaccinare i lavoratori e i loro familiari. È la proposta del presidente della Confindustria, Carlo Bonomi, lanciata in un’intervista a La Repubblica dove, tra l’altro, conferma la sua fiducia nei confronti di Mario Draghi (“la discontinuità con i governi precedenti è Draghi stesso”)e spiega perché si deve tornare alla normalità sbloccando i licenziamenti in maniera selettiva e riformando il sistema degli ammortizzatori sociali. (sic!) Vaccinare i lavoratori nelle fabbriche – “Siamo d’accordo con l’impostazione del presidente Draghi di coinvolgere i privati nel piano vaccinale. I dipendenti delle aziende aderenti a Confindustria sono circa 5,5 milioni, se consideriamo una media di 2,3 componenti per nucleo familiare potremmo vaccinare più di 12 milioni di persone. Siamo disposti a mettere le fabbriche a disposizione delle comunità territoriali nell’ambito del piano nazionale delle vaccinazioni. Abbiamo già inviato una nostra proposta operativa a Palazzo Chigi. Dobbiamo fare come all’estero dove si stanno utilizzando le fiere, gli aeroporti, le stazioni ferroviarie. Insomma strutture già esistenti. Si può benissimo fare anche in Italia. Confindustria ha già offerto alla Regione Lazio il suo centro congressi”, dice il numero uno di Confindustria. Quanto alla collaborazione con il nuovo esecutivo, “quella del “governo amico” è un’espressione che non mi piace. Sono certo, però, che il presidente Draghi ascolterà le imprese perché ha ben presente il loro valore e cosa rappresenta il sistema industriale italiano. Draghi saprà ascoltarci: confido tramontata la vecchia liturgia degli incontri separati. Imprese e sindacati devono essere ascoltati insieme per trovare soluzioni rapide ed efficaci”. (ADNKRONOS) Draghi non ascolterà nessuno perché il suo compito è di svendere e svendere tutto quello che rimane per favorire il "Great Reset" imposto dai suoi compagni di merende della finanza internazionale. Per questo signorotto di confindustria non è importante che moltissimi pazienti che si sono sottoposti volontariamente al vaccino (Pfizer-Astrazeneca ecc.) hanno avuto reazioni avverse anche pesanti. Insomma, tutti a fare i bravi con la vita degli altri.

Fonte-  https://www.imolaoggi.it/2021/02/21/confindustria-vaccinare-lavoratori-e-familiari-nelle-fabbriche/ 

venerdì 19 febbraio 2021

I fantasmi del partito dell'odio:

I FANTASMI DEL PARTITO DELL'ODIO:



Cari lettori, oggi ritorneremo a parlare di Foibe e del "Giorno del Ricordo" dei nostri martiri del confine nord-orientale. Ci sembrava opportuno riportare un ottimo articolo di Francesco Lamendola di qualche giorno fa apparso su "Accademia Nuova Italia" che così riporta: "Il partito del male che odia i morti dopo 75 anni. Per suscitare una "Scintilla di pietà" comprensione e perdono. La foiba dimenticata a Combai di Miane e il diritto alla memoria: perchè una vera pacificazione sembra ancora lontana? Oggi, domenica 14 febbraio 2021, giorno di San Valentino, andremo, con un gruppo di amici, a inaugurare una lapide posta a ricordo d’una quarantina di soldati regolari della Repubblica Sociale Italiana che vennero barbaramente trucidati dai partigiani, a guerra ormai finita, e i cui corpi, dopo aver subito torture e sevizie, vennero gettati in fondo a un grotta profonda trenta metri, poi, a distanza di alcuni giorni, inzuppati di benzina e distrutti col fuoco, perché ne divenisse impossibile l’identificazione; da ultimo il pozzo naturale venne parzialmente colmato, risultando profondo appena cinque metri. Solo due anni dopo questi tragici fatti la foiba venne esplorata e i pochissimi resti, recuperati e tumulati; il riconoscimento di una parte delle vittime fu consentito dal ritrovamento delle piastrine militari. Alcuni avevano solo vent’anni; ce n’erano anche di diciotto e diciassette anni. Le uccisioni avvennero nella notte fra il 7 e l’8 giugno 1945, e a nulla valse che il comandante partigiano si fosse fatto consegnare una grossa somma di denaro: furono tutti passati per le armi, dopo aver subito torture inumane, dietro il paravento di un processo farsa tenuto dagli stessi giustizieri e del tutto privo sia di legittimità giuridica, sia di un qualunque minimo pretesto di necessità, essendo le operazioni di guerra terminate da parecchi giorni per cui nulla poteva giustificare la fretta di eseguire delle sentenze capitali a carico di militari che avevano combattuto per un esercito regolare e le cui eventuali responsabilità penali avrebbero dovuto essere accertate da un vero tribunale e da una vera inchiesta della magistratura. Ma in quei giorni scene del genere si ripetevano in tutto il Nord Italia, mentre si faceva di tutto affinché la popolazione terrorizzata non vedesse e non sapesse quanto accadeva ai danni degli sconfitti, donne e ragazzini compresi. Perciò la tragedia di Miane, in frazione di Combai, nell’Alta Marca Trevigiana, a ridosso dei monti bellunesi, non eccedeva la misura dell’ordinaria efferatezza: massacri ed eccidi ingiustificabili avvenivano un po’ dappertutto, e sempre per iniziativa delle formazioni comuniste che potevano finalmente sfogare sino in fondo i loro istinti belluini e la loro sete di sangue, che si era accesa nove anni prima, quando militavano nelle Brigate internazionali durante la guerra civile spagnola e già si erano macchiate le mani di sangue fraterno, e fin d’allora avevano minacciosamente intonato: Oggi in Spagna, domani in Italia. Nell’aprile e nel maggio del 1945 quell’oggi era finalmente arrivato, ed esse si abbandonarono ad atrocità indegne d’una nazione civile, accanendosi perfino contro bambine tredicenni come Giuseppina Ghersi, responsabile di aver scritto a scuola un tema in lode del caduto dittatore, o seminaristi di quattordici anni come Rolando Rivi, la cui unica colpa era quella di voler diventare prete. Intendiamoci: comportamenti criminali vi furono da entrambe le parti. Viene tuttavia da chiedersi se non sia arrivato il tempo di rivedere la lettura che da decenni ci è stata imposta di quei fatti, ossia d’una guerra civile (peraltro tenacemente negata quasi fino a ieri) che ricade interamente sulle spalle dei fascisti, mentre verità storica vuole si dica che i primi a macchiarsi di sangue fraterno furono proprio i partigiani, e che non pochi di essi, sia nelle azioni terroristiche nelle città, sia nelle azioni di guerriglia sui monti, si macchiarono di stupri, rapine, ricatti e grassazioni, oltre che di atti di ferocia inauditi e a stento credibili, come cavare gli occhi ai prigionieri e poi conservarli in un cestello quale orrido trofeo del vincitore. Cose, queste, che solo pochi storici locali hanno indagato, mentre al popolo italiano è stato insegnato dalla cultura dominante, partendo dai banchi di scuola, che a compiere simili efferatezze furono sempre e solo i fascisti, mentre i partigiani erano dei gloriosi combattenti della libertà, i soli che vollero riscattare l’onta della sconfitta e dell’occupazione nemica con intrepide azioni di guerriglia, pomposamente ribattezzate Resistenza allorché, dopo il 1945, il Paese uscito dalle macerie aveva bisogno d’una mitologia qualunque per ripartire e tenere a battesimo la nascita della Repubblica, fatta passare per il momento culminante del processo di avanzata della democrazia e di maturazione delle coscienze. Mentre è vero il contrario: quello fu l’inizio di una serie di menzogne storiche colossali, grazie alle quali una classe politica trasformista, corrotta, pavida e prona ai voleri dello straniero – il “liberatore” angloamericano – si accingeva a insediarsi sulle macerie di un Paese distrutto, dopo aver fatto del suo meglio, o del suo peggio, affinché quel Paese subisse una sconfitta catastrofica, salvo poi addossarne tutta intera la responsabilità al capo irresponsabile e megalomane che aveva pugnalato la Francia alle spalle, attaccato ingiustificatamente la Grecia e mandato i soldati italiani in Russia con gli scarponi dalle suole di cartone. Ma non è questa la sede per ripercorrere quella tragica pagina di storia, la nostra storia. Qui si vuole solo rivendicare il diritto alla memoria, e al rispetto della memoria, per quanti caddero dalla parte “sbagliata”: sbagliata non in senso morale – in una guerra civile non ci sono i buoni, sono tutti cattivi – ma in senso politico, perché ebbe il torto di soccombere; e guai ai vinti, per loro non c’è pietà. Per settantacinque anni, vale a dire per tre generazioni, il ricordo di quegli uomini, di quei ragazzi, è stato letteralmente rimosso: e migliaia di famiglie hanno dovuto tenersi dentro il loro lacerante dolore, perché quei morti erano figli di nessuno, nessuno ne voleva parlare, nessuno era disposto a pronunciare una parola di umana e cristiana pietà a loro riguardo; anzi hanno dovuto sopportare che la loro memoria venisse incessantemente infangata, vilipesa, lordata in tutte le maniere possibili, da una cultura dominante che faceva e fa di tutta l’erba un fascio e li ha sempre descritti come una massa di sgherri al sevizio dello straniero (quello che ha perso; perché l’altro straniero, al cui servizio stavano i buoni, e nel cui interesse i buoni assassinavano i loro fratelli, si accingeva a mettere in catene per sempre il popolo italiano, come poi si è visto e come perdura anche ai nostro giorni). Noi crediamo perciò che sia arrivato il tempo di dire basta a questa grottesca versione dei fatti, a questo oltraggio della memoria, a questo sfregio della verità; ma soprattutto che sia arrivato il tempo in cui anche i morti della parte soccombente possano e debbano essere ricordati, non per alimentare le fiamme del rancore e del desiderio di rivalsa, ma per contribuire a una chiarificazione che è la necessaria premessa a una futura pacificazione nazionale. Tale pacificazione è finora stata resa impossibile da un partito politico, e soprattutto ideologico, il partito dell’odio: il partito di quelli che non perdonano, che non fanno mai alcuna autocritica, che hanno bisogno di gettare ogni colpa su un nemico per assolvere se stessi e presentarsi come eternamente necessari, eternamente indispensabili al pubblico bene: come infatti stiamo vedendo anche in questi giorni, quando i loro eredi, sfacciati e imperterriti, pur non avendo mai vinto alle elezioni, si accingono a governare il Paese in un momento particolarmente critico, e lo fanno, oggi come allora, al servizio d’interessi che non sono quelli dell’Italia, non sono quelli dei lavoratori italiani e degli imprenditori italiani, dei risparmiatori e dei pensionati italiani, degli studenti e dei bambini italiani, ma sono gli interessi dei grandi banchieri internazionali che si nascondono dietro parole d’ordine simpatiche e accattivanti, e incantano le folle sfoderando improbabili messia come Greta Thunberg, mentre proclamano di voler tutelare l’ambiente, costruire uno sviluppo sostenibile, rifondare le relazioni umane nel segno dei diritti e dell’inclusione. Tutte bellissime filastrocche il cui unico scopo è creare una cortina fumogena dietro la quale mettere in ceppi i popoli e spremere da essi le ultime risorse finanziarie, sottomettendoli al totalitarismo del Pensiero Unico, vaccinandoli, controllandoli, manipolandoli sia biologicamente, che mentalmente e spiritualmente (perfino il sedicente vicario di Cristo è dalla loro parte e porta avanti la loro spregiudicata agenda mondialista). Noi crediamo che sia importante il recupero della memoria e la restituzione della dignità anche per i morti della parte che 75 anni fa risultò soccombente, ma che aveva amato l’Italia, pur facendo degli sbagli e pur incorrendo nelle debolezze che sono proprie della natura umana e che si riscontrano in qualunque progetto politico, senza però scordarsi che le loro idee, a un certo punto, riscossero la fiducia della maggior parte del popolo italiano e diedero una speranza a milioni di persone, di lavoratori, di famiglie, permettendo al popolo italiano di rialzare la testa dopo anni di contese intestine e di mortificazioni esterne, e rendendolo per la prima e ultima volta un popolo rispettato e in parte anche temuto dalle grandi potenze. Quelle che, fino ad allora, non si erano fatte scrupolo di trattarlo come un’entità trascurabile, destinata ad accontentarsi eternamente delle briciole del lauto banchetto che esse seguitavano a consumare da tre secoli, grazie ai loro immensi imperi coloniali e alle loro vastissime e onnipresenti speculazioni finanziarie. Pure, anche questi minimi gesti di pietà umana dispiacciono al partito dell’odio. Anche questa volta abbiamo visto l’Associazione Partigiani d’Italia insorgere contro il misfatto di voler ricordare i trucidati di Combai, di voler porre una lapide che ne perpetui la memoria. Con urla scomposte e con ricatti ideologici d’ogni genere quei signori si son fatti notare per il fatto che non cambiano mai, il mondo intero è cambiato in modo radicale ma loro sono ancora così miseri da aver bisogno della foglia di fico dell’antifascismo, cioè di essere contro qualcosa che non esiste più da 75 anni, per giustificare la loro occupazione della cultura, della società, del potere, di ogni spazio possibile e immaginabile: fossilizzati nel loro rancore, mummificati nel loro bisogno di vomitare odio contro un nemico morto e sepolto, agitandone lo spettro come se fosse vivo – e intanto non si accorgono, o forse se ne accorgono fin troppo bene, che il vero nemico dell’Italia, e di tutti i popoli liberi, è proprio quello strapotere finanziario del quale si sono messi al servizio, dal quale ricevono istruzioni e finanziamenti, e che non si vergognano di lodare e sostenere pubblicamente, pur se anche un cieco vedrebbe che ad esso vanno imputati l’impoverimento progressivo della società e la distruzione sistematica, inarrestabile del ceto medio, che significa anche, per forza di cose, la distruzione della speranza dei giovani, la cui sola prospettiva sembra essere rimasta quella di espatriare da un Paese non solo tragicamente impoverito - e solo una ventina d’anni fa era tra le maggiori potenze economiche mondiali! – ma anche prostrato sul piano psicologico e morale, tanto è vero che si segnala ormai per il tasso d’incremento demografico più basso di tutto l’Occidente e, per converso, per uno dei tassi più alti di aborti volontari. E questo mentre milioni di stranieri, legalmente o illegalmente, giungono nelle nostre città e ci sostituiscono, poco alla volta, non solo nel tessuto produttivo, ma anche nella pura e semplice presenza fisica, al popolo italiano che sembra ormai destinato all’estinzione. Tutto questo avviene anche e forse soprattutto per la perdita della memoria: perché chi ha memoria della propria storia ha anche sufficiente consapevolezza del presente, e quindi possiede gli strumenti per scommettere sul proprio futuro; mentre chi ha rimosso il passato, cancellando con ciò quelle pagine che potrebbero dischiudergli nuove chiavi di lettura della realtà, è destinato ad estinguersi. La natura non sa che farsene degli esseri umani che non sono disposti a imparar nulla dalle proprie vicende; e ciò vale anche per i popoli. Così, nel ricordare i quaranta assassinati di Combai, le cui anime sono ormai da tempo al cospetto di Dio e perciò non hanno bisogno del nostro ricordo o del nostro perdono, mentre noi abbiamo bisogno di perdonare e di essere perdonati per quel che abbiamo fatto, o permesso che venisse fatto, a loro quand’erano vivi, e alla loro memoria dopo che erano morti, ci piace riportare la lettera che il protagonista del film giapponese L’arpa birmana (1956, regia di Kon Ichicawa), un ex combattente fattosi bonzo e che aveva dedicato la propria vita a ricercare le spoglie dei commilitoni morti, per dar loro una degna sepoltura, indirizza ai suoi compagni sopravvissuti, che gli chiedono di tornare a vivere nella società civile: «Ho superato i monti, guadato i fiumi, come la guerra li aveva superati e guadati in un urlo insano. Ho visto l'erba bruciata, i campi riarsi... perché tanta distruzione caduta sul mondo? E la luce mi illuminò i pensieri. Nessun pensiero umano può dare una risposta a un interrogativo inumano. Io non potevo che portare un poco di pietà laddove non era esistita che crudeltà. Quanti dovrebbero avere questa pietà! Allora non importerebbero la guerra, la sofferenza, la distruzione, la paura, se solo potessero da queste nascere alcune lacrime di carità umana. Vorrei continuare in questa mia missione, continuare nel tempo fino alla fine.» Se potessimo trovare in noi almeno un po’ dello spirito di quell’ex combattente votatosi alla pace attraverso il ricordo e l’onore reso ai compagni caduti; se fossimo capaci di suscitare in noi la scintilla della pietà, della comprensione, del perdono, ma affermando e non negando la realtà di quel che avvenne in quei giorni lontani che non vogliono passare, come un delitto inconfessato che pesa per sempre sulla coscienza di chi lo ha perpetrato, o lo ha visto e non l’ha denunciato, tutto sarebbe possibile. Anche veder risorgere la nostra amata Patria dalla profonda depressione in cui è caduta, come sotto l’effetto d’un incantesimo maligno, mentre in lei ci sono ancora delle forze valide."

In ultima analisi cari lettori noi aggiungeremmo che, speravamo la solita sinistra avesse tenuto a freno la lingua almeno per quest'anno, ma così non è stato: tra il solito negazionismo dell'ANPI, le dichiarazioni shock del verme chiamato Vauro Senesi (il quale ha affermato che la giornata frl 10 febbraio è un "trucido strumento di propaganda") e la vomitevole minimizzazione di Saverio Tommasi, "giornalista" al servizio della montagna di ciarpame mediatico che porta il nome di "Fanpage", siamo costretti a constatare come nel 2021 la propaganda anti-italiana negazionista e revisionista circa il dramma delle foibe sia ben lungi dall'essere acqua passata. Difficile dire se sia più grave constatare come simili figuri occupino posti di disceto rilievo all'interno dei panorami mediatico e associazionistico italiani, o quanti siano i mentecatti pronti a difendere a spada tratta le loro affermazioni: leggete se avete fegato, cosa ha scritto il sito di debunk (che più che occuparsi di debunk, fa propaganda comunista e mondialista) "Bufale.net" a proposito delle dichiarazioni di Vauro Senesi. Non ci abbassiamo al livello di siddetti araldi della menzogna, perfetto esempio del peggior livello di bassezza umana raggiungibile: ricordiamo solamente che, prima o poi, arriverà per chiunque il momento di rendere conto della gravità delle proprie affermazioni. Per quanto ci riguarda continueremo sempre a combattere contro le bieche menzogne e il disgustoso revisionismo storico dei comunisti. 

ORA E PER SEMPRE, ONORE AI MARTIRI DELLE FOIBE !

Fonte -  http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/storia-e-identita/storia-della-guerra-civile/9912-il-partito-del-male  



mercoledì 17 febbraio 2021

La finanza internazionale ed il loro dominio incontrastato su tutto e tutti

 Cari lettori,

oggi vorremmo proporvi un altro estratto molto interessante di "Nessuno", direttamente da "La Gabbia" di "La7" (del 2016) che già annunciava apertamente il guaio che l'Italia, ed il resto dei paesi indeboliti dall'Euro, avrebbe attraversato nel caso in cui al potere nazionale si fossero insediàti uomini della finanza internazionale, (Goldman Sachs su tutti), di cui Mario Draghi era un esponente di spicco.

IL VIDEO: La finanza internazionale domina la scena politica italiana (e mondiale)

Buona visione.

Ecologia digitale, ipocrisia omicida:

 ECOLOGIA DIGITALE, IPOCRISIA OMICIDA:



Ancora appunti per una transizione ecologica che unisca l'utile al dilettevole: il digitale ecologico e l'ecologia digitale: "parliamo della Repubblica Democratica del Congo dove viene estratto il "Coltan", minerale costituito da una miscela di columbite e tantalite, indispensabile per l'hi-tech e soprattutto utilizzata nella realizzazione di cellulari, tablet e computer. A estrarre il funesto minerale, che per l'alto contenuto di uranio è radioattivo e come tutti i metalli pesanti altamente nocivo, sono prevalentemente i bambini che sono preferiti per l'estrazione perché meglio di ogni altro possono carponare negli stretti cunicoli per estrarre a mani nude il prezioso minerale. Poco conta che ogni giorno ne muoiano a decine. Bambini usa e getta in Congo ce ne sono fin troppi anche perché l'età alla quale vanno a lavorare si abbassa di anno in anno. E anche la loro speranza (possiamo chiamarla così?) si abbassa tanto che dopo dieci anni di lavoro, quando non hanno ancora compiuto vent'anni, sono già vecchi e sviluppano malattie che ne causano la morte. E' strano che la galassia verde, che ora si batte per la quarta rivoluzione industriale (industria 4.0), non senta il crepitio dei "Kalashnikov" che l'accompagnano e nemmeno l'inquinamento che brucia le terre devastate dal falso miraggio delle energie alternative. Ancora una volta, pur sapendo cosa significhi il "Landgrabbing" per il Congo, ci si rifugia dietro il vago concetto di ineluttabilità dell'immigrazione che i boss dell'informazione mainstream contribuiscono a diffondere. Anche la multinazionale dell'informatica "Microsoft" di Bill Gates figura tra i grandi utilizzatori di Coltan ma Bill Gates preferisce venire in Italia a predicare di "non alzare muri contro l'immigrazione, l'innovazione e la globalizzazione" come ha affermato con encomiabile faccia tosta, per non dire altro, intervenendo al convegno sul "Global Fund" organizzato a Roma il 27 Giugno del 2016 all'Istituto Superiore di Sanità. Bill Gates è con la sua "Fondazione Bill&Melinda Gates" il principale benefattore del "Global Fund" o, perché si capisca meglio, è il "partner chiave" del fondo. Egli auspica che la tecnologia "in un futuro non troppo lontano, servirà anche per dare una speranza a chi scappa dalla guerra o dalle malattie e trova la morte su una carretta del mare". In questa attesa alla multinazionale dell'informatica Microsoft si aggiunge l'accusa di sfruttamento in Cina di lavoratori, in particolare minori. Ci informa di questo Mariagrazia Scaringella su "laRepubblica.it" in data 19 luglio 2013 scrivendo: "la ONG americana National Labour Committee, specializzata nella difesa dei diritti basilari dei lavoratori, ha infatti pubblicato un rapporto in base al quale numerosi minorenni sarebbero sfruttati da una delle imprese di stato cinesi da cui si rifornisce la multinazionale fondata da Bill Gates (ma non solo: fra i clienti della ditta figurano anche Acer, Samsung e HP)". Ma allora perché gli stessi che sfruttano il lavoro dei minori, detengono la maggior parte della ricchezza del mondo e acquistano le terre per farne esclusive riserve personali, al tempo stesso plaudono alla quarta rivoluzione industriale e di conseguenza alla "fine del lavoro" nel mondo globalizzato ipotizzando un pianeta terra prossimo a divenire una sorta di "paradiso terrestre" dove saranno i robot a sobbarcarsi la fatica quotidiana? Ma allora perché mai le ONG invece di chiedersi le ragioni di quanto sta accadendo, si affannano a trasportare da noi quanti, rischiando la vita, sono costretti a fuggire da una terra nelle cui viscere si trovano gli elementi preziosi che daranno l'intelligenza senz'anima ai "robot" destinati a sostituire il lavoro umano?. 

Fonte -  https://www.tomasichscrive.it/           

lunedì 15 febbraio 2021

Ricciardi invoca un altro lockdown totale:

 RICCIARDI (OMS) INVOCA UN ALTRO LOCKDOWN TOTALE: 



Cari lettori, vi siete divertiti con il teatrino dell'inaugurazione del Governo Draghi e le relative consultazioni senza fare nulla per scampare alla deriva eurocratica? Bene perché ora oltre al pericolo molto alto di una Troika stile Grecia, si fa risentire l'eco degli intransigenti del lockdown, pensavate che con il cambio di governo fosse tutto finito? Poveri ingenui, è solo l'inizio della catastrofe che divorerà i vostri risparmi nel ottica del piano del "Great Reset". Oggi vorremmo proporvi un'ottima analisi di Matteo Brandi sulla questione, che ci sentiamo in dovere di riportare. "Non sono bastate le decine di migliaia di imprese chiuse, l'aumento dei disoccupati e uno dei peggiori crolli del PIL del mondo. Questi pazzi furiosi stanno realmente pensando di chiudere ancora una volta l'intera nazione. Perché lo fanno? Arrivati a questo punto le opzioni sono solamente due, contingenti tra loro: stupidità o malafede.
Io propendo per la seconda ipotesi: siamo governati da chi ha come unico obbiettivo quello di smantellare il Paese, pezzo dopo pezzo, per poi servirlo a chi vorrà venirselo a divorare. L'Italia è ancora un boccone prelibato, nonostante tutto. Il risparmio privato degli Italiani, le proprietà immobiliari, le ultime grandi aziende.. c'è n'è di che da banchettare (sulle carcasse del tessuto sociale).
In Germania, in Francia e nel Regno Unito hanno aiutato l'economia reale (non speculativa) con ingenti iniezioni di liquidità. Mentre qui le aziende attendono i famigerati "ristori" come fossero un miracolo divino, per poi accorgersi che essi coprono solo il 25% delle perdite subite da artigiani, commercianti ed esercenti (come denunciato dalla CGIA). Intanto anche l'apertura degli impianti sciistici è stata bloccata fino al 5 marzo. E chissenefrega delle migliaia di lavoratori del settore per cui la stagione invernale rappresenta l'unico sostentamento, chissenefrega della sopravvivenza di tutte le attività correlate all'afflusso di turisti e visitatori. 
A che serve tenere bloccata un'intera economia se poi non la si aiuta a sopravvivere? la risposta è abbastanza semplice: a farla morire." 

venerdì 12 febbraio 2021

Anche la Lega si rende all'impero (delle banche):

 ANCHE LA LEGA SI RENDE ALL'IMPERO DELLE BANCHE:


-Matteo Salvini e la Lega non sono poi così diversi dai loro colleghi del PD.


Cari lettori, chiariamo subito: lungi da  noi paragonare seriamente l'Unione Europea della burocrazia al Sacro Romano Impero (se non per curiose prossimità geografiche dei luoghi di potere), oppure un eurocrate come Mario Draghi a personaggi di rilievo storico come gli imperatori Federico Barbarossa e Federico II. In realtà neppure la Lega partito, non ha nulla da spartire con le due incarnazioni della Lega Lombarda, uomini prodi e fieri che sfidarono l'autorità imperiale pur di mantenere la loro autonomia. 
Dopo anni di campagna elettorale basata sulla demonizzazione del leviatano di Bruxelles e con la consapevolezza, negli ultimi tempi, di avere i numeri per poter vincere le elezioni, Matteo Salvini ha dichiarato appoggio incondizionato alla presidenza (non eletta, è bene ricordarlo sempre) di Draghi, il fantoccio supremo del mondialismo finanziario e della globalizzazione mercatistica in Europa, adducendo alla criticità della situazione attuale e non paventando alcun tipo di incompatibilità nello stabilire le priorità del nostro paese. Se questa sia una contraddizione in piena regola, oppure uno smascheramento della Lega in quanto inutili idioti, o ancora peggio, raccoglitori del dissenso controllato, ai posteri l'ardua sentenza. Fatto sta che l'elettorato euroscettico è stato tradito (e moltissimi hanno votato Lega in quanto uno degli unici partiti che prendeva posizione contro l'euro) senza colpo ferire e la memoria di Pontida, nel nome e negli intenti del partito è stata infangata definitivamente, ecco qui l'inesorabile declino della Lega.   

mercoledì 10 febbraio 2021

Mario Draghi, "un vile affarista":

MARIO DRAGHI, "UN VILE AFFARISTA":

-Un giovane Draghi alla coorte di Andreotti.


Cari lettori, oggi vorremmo proporre alla vostra attenzione il curriculum straordinario, si fa per dire, del signor Mario Draghi osannato da tutto il mondo politicante europeo e italiano dai media mainstream di regime, che stanno mettendo in scena una quanto mai falsa e faziosa propaganda di regime a tappeto che la Pravda avrebbe solo da imparare. Ma arriviamo al dunque, insomma ecco il bel curriculum di questo sciacallo della finanza internazionale:

-Liquidatore dell'industria pubblica italiana (IRI,ENI,TELECOM ecc.) in ossequio alle decisioni prese sul panfilo Britannia assieme al gotha della finanza anglosassone nel 1992 (in cui era presente anche Grillo).

-Gesuita, come Bergoglio, Conte e Renzi.

-Pupillo di Carlo Azelio Ciampi, colui che con Andreatta decise il divorzio suicida tra Banca d'Italia e Tesoro e del successivo inglobamento dello stesso sotto il potere della Banca d'Italia del 1981 e di Guido Carli, colui che suggeriva di colpire i salari e le pensioni.

-Vicedirettore della Goldman Sachs, la banca che con i mutui sub-prime contribuì ad affossare l'economia mondiale nel 2008. 

-Direttore della Banca d'Italia, dove chiuse un occhio davanti al buco di Monte dei Paschi di Siena.

-Promotore dell'abolizione della separazione tra banche commerciali e banche d'investimento in Italia.

-Presidente della BCE, aiutò nel 2011 il golpe finanziario di Mario Monti in Italia facendo cessare l'acquisto di titoli di stato italiani facendo schizzare in aria lo spread. Sempre dalla BCE, contribuì alla distruzione della Grecia (considerato da Mario Monti il maggior successo dell'Unione Europea), lanciò l'idea del Fiscal Compact e tenne in piedi forzatamente la moneta unica con l'acquisto (peraltro tardivo) di titoli di stato, "whatever it takes"..

-Membro del club Bilderberg (Monti, Letta, Renzi, Colao, Elkann, Bonino, Prodi ecc.) 

-Membro della Commissione Trilaterale conosciuta anche come Trilateral presieduta dai Rothschild e dai Rockefeller.

Insomma cari lettori è uno squalo vorace che è pronto a liquidare tutto ciò che rimane, anche le mutande degli italiani. 

-L'ignoranza regna sovrana nelle specie dell'italiano medio borghese.


lunedì 8 febbraio 2021

Immigrato recidivo distrugge la statua della Madonna con un machete:

 IMMIGRATO RECIDIVO DISTRUGGE LA STATUA DELLA MADONNA CON UN MACHETE:


Cari lettori, oggi vi riporteremo un fatto di cronaca molto importante che sta a testimoniare l'assoluta mancanza di una giustizia seria e soprattutto equa per tutti. Il 1 novembre 2020, sul nostro blog, avevamo riportato la notizia che a Roma in zona Colli albani, un immigrato probabilmente in stato di alterazione, spaccò il parabrezza di 56 macchine facendo un danno di decine di migliaia di euro ai danni dei proprietari della macchine parcheggiate. Pensate che l'egiziano in questione sia minimamente stato punito per il suo gesto? ebbene, no, nessuna condanna! E rieccola in azione, la nostra vecchia conoscenza balzata agli onori della cronaca per il fatto su riportato. I giudici non ritenevano necessario tenere sotto chiave il nostro eroe, che è tornato libero (avrà pagato almeno i danni? anche questo resta un'incognita.). Stavolta a beneficiare delle sue "attenzioni" è stata la statua della Madonna posta davanti alla chiesa di Nostra Signora delle Salette, a Monteverde nella città di Roma. L'uomo è piombato nel cortile della parrocchia brandendo un machete lungo 50 centimetri e si è scagliato contro la scultura, distruggendola. L'immigrato è stato arrestato per danneggiamento continuato e aggravato, fino alla prossima madonna, s'intende. In tutto questo le forze dell'ordine andavano in giro a controllare se gli italiani seguissero i percorsi anti-covid, cazziandoli se mettevano un piede fuori dalle frecce, mentre atti come quello sopra riportato andavano compiuti senza interferenze.

Fonte- https://www.ilprimatonazionale.it/

venerdì 5 febbraio 2021

Mucchio selvaggio per salire sul carro di Draghi, Zingaretti "Pd contribuirà al successo di Draghi":

 MUCCHIO SELVAGGIO PER SALIRE SUL CARRO DI DRAGHI, ZINGARETTI "PD CONTRIBUIRA' AL SUCCESSO DI DRAGHI":



"Si è aperta una fase del tutto nuova. La personalità di Draghi è di assoluta forza e grande valore"(sic!). Lo ha detto il segretario Nicola Zingaretti alla Direzione del Pd. "Credo del Pd debba contribuire al successo di questo tentativo e offrire i propri contenuti e il proprio contributo". E ancora: "Il Pd deve fare di più: lavorare per una maggioranza e un profilo programmatico forte per affrontare i problemi che l'Italia ha davanti" e sottolinea "Io credo che possiamo entrare in questa fase con una linea chiara e una proposta di governo credibile per l'Italia". Ovvero: "Sostegno al tentativo in corso" del presidente Draghi, "contributo per una maggioranza ampia e europeista". Insomma cari lettori, dove va Draghi e le Banche loro vanno e continuano imperterriti a pronunciare discorsi appellandosi all'unità, in nome del Nuovo Ordine Mondiale. Ma la cosa che ci fa adirare è che Draghi non è appoggiato solo dai soliti Pd ed europeisti vari, ma anche dalle forze della "opposizione", se così vogliamo chiamarla. A partire dai centristi di Forza Italia berlusconiani ai moderati della Lega di Salvini e Fratelli d'Italia della Meloni. Insomma un'ammucchiata delle peggiori, sempre in nome del dio denaro per svendere quello che di bello è rimasto in Italia. Tutti insieme. E' questa la vostra democrazia?   

mercoledì 3 febbraio 2021

Dai centri sociali a risorsa del paese, l'ascesa sotto l'ala del capo dello Stato:

DAI CENTRI SOCIALI A ESPLORATORE DI UNA MAGGIORANZA PRO DRAGHI, L'ASCESA SOTTO L'ALA DEL CAPO DELLO STATO: 



Da piazza Bellini (quartier generale dei centri sociali napoletani) a riserva della Repubblica: la parabola del presidente della Camera dei deputati Roberto Fico è il segno dei tempi. Ma anche la prova vivente che nella vita si può cambiare. Se il merito di una trasformazione così radicale che come nel caso di Fico, porta al Quirinale e conduce al presidente (se cosi lo si può chiamare) della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello "Stato" ha trasformato il 33 mesi di legislatura uno scalmanato parlamentare grillino in uno statista de noartri, come si dice a Roma. Un assiduo frequentatore dei centri sociali partenopei poi trasformato grillino e infine oggi è annoverato tra le riserve della Repubblica. Al punto che nelle ore concitate della crisi di governo Mattarella ha affidato il mandato esplorativo a Fico per ricostruire una maggioranza, falciata dal teatrino dello scontro Renzi-Conte (entrambi corrono per lo stesso padrone, i gesuiti), con Draghi presidente del Consiglio, il che starebbe bene a tutti dentro il parlamento, ma non al popolo sicuramente. Ma torniamo a Fico cari lettori il cui passato fa rabbrividire. Prima della "militanza" grillina Fico, come abbiamo detto, calca le stanze dei centri sociali partenopei. Vicino all'ambientalismo di sinistra, si muove tra piazza Bellini e piazza del Gesù: un covo di estremisti anarchici di sinistra. Poi l'incontro con Grillo: ed è colpo di fulmine. Alle spalle ci sono due esperienze elettorali deludenti (regionali 2010 e comunali 2011) prima dell'approdo il parlamento. Da presidente della commissione Vigilanza Rai (2013-2018) inizia a toccare con mano il Palazzo del potere. Con il successo dei 5 stelle alle politiche nel 2018, si apre la strada verso la guida dell'Aula di Montecitorio (sic!). C'è chi gli rimprovera una volta li di scarsa attenzione dei protocolli istituzionali e il bon ton: ha sfilato davanti al picchetto dei corazzieri in alta uniforme del Quirinale senza abbottonarsi la giacca. Altri due scivoloni: il pugno sinistro alzato in occasione della parata del 2 giugno per la "festa" della repubblica e le mani in tasca durante una commemorazione a Palermo della strage di Capaci. In ultima analisi cari lettori vorremmo sottoporre alla vostra attenzione il significato dell'espressione "Foglia di fico": viene usata anche come metafora per indicare l'intenzione di celare, alla bene e meglio, un'azione disonesta, fingendo di fare una cosa ma facendone in realtà un'altra molto diversa da quella che si vuole far credere di stare facendo. Tutto è in movimento e in corsa per far approdare Mario Draghi come presidente del Consiglio, infatti, proprio oggi Draghi sarà a colloquio con Mattarella. La democrazia, soprattutto quella italiana, si è rivelata in tutto e per tutto una farsa gestita male.   

Fonte- https://www.ilgiornale.it/news/politica/dai-centri-sociali-risorsa-paese-lascesa-sotto-lala-capo-1920351.html



lunedì 1 febbraio 2021

Agghiacciante, il movimento Black Lives Matter nominato per il Premio Nobel per la pace:

 

AGGHIACCIANTE, IL MOVIMENTO BLM NOMINATO PER IL PREMIO NOBEL PER LA PACE: 


Venerdì i media mainstream hanno riferito che un legislatore norvegese ha nominato il movimento Black Lives Matter per il Premio Nobel per la pace di quest'anno. Petter Eide, membro del partito socialista, ha elogiato il BLM di "aumentare la consapevolezza globale sul razzismo tra le persone di tutti i colori, un risultato che lo distingue dai suoi predecessori." (sic!) Lo riporta citando una sua nota il "Guardian". 

"Assegnare il Premio per la pace a BLM come la più forte forza globale contro l'ingiustizia razziale invierà un messaggio potente: la pace è fondata sull'uguaglianza, la solidarietà e i diritti umani e tutti i paesi devono rispettare questi principi fondamentali." Ha scritto.

In ultima analisi, cari lettori di Primavera Italica ed Antieuropa, riscontriamo l'ipocrisia marcia di fondo dei norvegesi che si arrogano il diritto di elargire Premi Nobel, vedi il Nobel per la pace a Obama nel 2009, si ripropongono sulla scena mondiale con un'altra assurda nomina. I Black Lives Matter che tutto sono tranne che dei pacifisti, anzi, ora vi mostreremo cosa sono stati capaci di fare in 7 mesi di saccheggi e violenze pubbliche e private, vi allegheremo qui sotto un solo video che però parla molto chiaro sull'operato di questi sedicenti anti-razzisti prezzolati dai media mainstream. (1)

Fonte- https://www.imolaoggi.it/2021/01/30/movimento-black-lives-matter-candidato-nobel-per-la-pace/

(1) - https://www.agi.it/estero/news/2020-05-31/uomo-negozio-spada-dallas-aggredito-8780642/