ROSARIO RANDAZZO, UNO DEI TANTI EROI CADUTI SUL FRONTE RUSSO NELLA II GUERRA MONDIALE:
Cari lettori, oggi vorremo proporvi uno studio importante, sulla persona di Rosario Randazzo, nato a San Cono, comune siciliano in provincia di Catania nel 1920 e morto a Gorlovka in Ucraina sul fronte russo il 5 novembre 1941. E' stato un eroe italiano nella II guerra mondiale e prestò servizio durante il conflitto presso l'80° Reggimento fanteria. Si racconta che continuò a combattere contro i nemici sovietici anche dopo che una granata gli tagliò il braccio e per questo fu insignito della Medaglia d'oro al valor militare come si evince dal sito del quirinale in data 9 gennaio 2018(1). "Posto a sbarramento di una difficile posizione, rimasto solo ad una mitragliatrice, perché tutto il rimanente gruppo di tiro era stato messo fuori combattimento, continuava intrepido nella sua azione. Avuto asportato completamente il braccio destro da una scheggia di bomba da mortaio, non abbandonava l'arma e, mentre con la sinistra continuava a tenere l'impugnatura, coi denti premeva la leva di sparo continuando il fuoco stroncando l'impeto dell'avversario che era giunto a pochi metri di distanza, finché, colpito in pieno da una raffica di colpi, si abbatteva sull'arma, che gli era stata più cara della vita." - Niktiowka (Fronte russo) 5 novembre 1941. Dobbiamo riprendere i veri esempi che la nostra gloriosa Stirpe Italica nella storia ci ha donato, noi che eravamo un popolo di Santi, Martiri, eroi, navigatori, costruttori, ora siamo un popolo frastagliato e umiliato da tutti, è ora di tornare alle nostre origini, edificando dentro per costruire il nostro mondo ideale fuori. Con questo articolo speriamo di aver riacceso la fiamma per l'amor della Nostra Sacra Patria.
Un altro Eroe di cui non ci hanno parlato, grazie
RispondiEliminaSe fà onore al popolo italiano, stai sicuro che passerà tutto sempre in sordina. Noi vogliamo riaffermare questi esempi perché la stirpe italica deve riaffermarsi a discapito degli immigdati che ci stanno invadendo. Altrimenti non esisteremo più come popolo.
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