CRITICA DELLA DEMOCRAZIA:
QUANDO LA DEMOCRAZIA NASCONDE LA DITTATURA
La democrazia si definisce “governo del popolo”, in forma diretta
o rappresentativa, ma, come la democrazia può operare nell’interesse
del popolo? Gli elettori, esercitano il diritto di voto, ma non fanno
altro che scegliere i legislatori, che li dovranno rappresentare.
L’atto del voto è il limite, oltre il quale, il popolo non ha alcuna
competenza, ma l’azione dei rappresentanti eletti è tutt’altra cosa.
Siamo stanchi di sentire le promesse non mantenute dei servili
esecutori di dittatori democratici, svolti dai rappresentanti del
popolo appena eletti a membri del parlamento.
L’uomo comune della strada è stato tagliato fuori dalle
decisioni importanti del nostro paese, e come il popolo
italiano anche tutti i popoli del mondo.
"La democrazia non è che una maschera assunta dall'oligarchia finanziaria,
uno dei più raffinati metodi di sfruttamento del popolo trasformato
in massa informe, soggetto di bisogni e di interessi coordinati al sistema
della mistificazione elettorale e partitica. La "legittimazione" del potere
viene dal basso, mentre l'"autorità" proviene dall'oligarchia.
Il meccanismo elettorale, in particolare, è un esempio di come il fattore
discriminante sia la maggiore o minore quantità di denaro e la capacità maggiore
o minore di distribuire incarichi a vario livello all'interno del meccanismo
burocratico-amministrativo dello stato. La dialettica politica democratica
è, in ultima analisi, dialettica economica destinata alla cristallizzazione
di un potere finanziario di cui il quadro politico ne rappresenta lo specchio.
La mediazione democratica è esteriore in quanto conosce soltanto due tipi
(convergenti) di selezione: quella operata in base al denaro e quella operata in base
alla tecnica di conservazione del potere, in rapporto alla divisione internazionale del lavoro
e al ruolo assegnato allo stato nazionale, di cui l'oligarchia si è impadronita,
nella struttura imperialistica multinazionale e nelle alleanze militari.
Essa costituisce false gerarchie, rende gli uomini ineguali sulla base delle loro funzioni
produttive: opera, dunque terroristicamente, violando i naturali e qualitativi
rapporti fra gli uomini." (1)
(1) Totalità sociale e comunità organica, edizioni di Ar, pag. 31-32
Nessun commento:
Posta un commento