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mercoledì 19 agosto 2020

Critica della democrazia.

 CRITICA DELLA DEMOCRAZIA:

 



QUANDO LA DEMOCRAZIA NASCONDE LA DITTATURA

La democrazia si definisce “governo del popolo”, in forma diretta

o rappresentativa, ma, come la democrazia può operare nell’interesse

del popolo? Gli elettori, esercitano il diritto di voto, ma non fanno

altro che scegliere i legislatori, che li dovranno rappresentare.

L’atto del voto è il limite, oltre il quale, il popolo non ha alcuna

competenza, ma l’azione dei rappresentanti eletti è tutt’altra cosa.

Siamo stanchi di sentire le promesse non mantenute dei servili

esecutori di dittatori democratici, svolti dai rappresentanti del

popolo appena eletti a membri del parlamento.

L’uomo comune della strada è stato tagliato fuori dalle

decisioni importanti del nostro paese, e come il popolo

italiano anche tutti i popoli del mondo.

"La democrazia non è che una maschera assunta dall'oligarchia finanziaria,

uno dei più raffinati metodi di sfruttamento del popolo trasformato 

in massa informe, soggetto di bisogni e di interessi coordinati al sistema 

della mistificazione elettorale e partitica. La "legittimazione" del potere 

viene dal basso, mentre l'"autorità" proviene dall'oligarchia.

Il meccanismo elettorale, in particolare, è un esempio di come il fattore 

discriminante sia la maggiore o minore quantità di denaro e la capacità maggiore 

o minore di distribuire incarichi a vario livello all'interno del meccanismo

burocratico-amministrativo dello stato. La dialettica politica democratica 

è, in ultima analisi, dialettica economica destinata alla cristallizzazione 

di un potere finanziario di cui il quadro politico ne rappresenta lo specchio.

La mediazione democratica è esteriore in quanto conosce soltanto due tipi 

(convergenti) di selezione: quella operata in base al denaro e quella operata in base 

alla tecnica di conservazione del potere, in rapporto alla divisione internazionale del lavoro 

e al ruolo assegnato allo stato nazionale, di cui l'oligarchia si è impadronita, 

nella struttura imperialistica multinazionale e nelle alleanze militari.

Essa costituisce false gerarchie, rende gli uomini ineguali sulla base delle loro funzioni

produttive: opera, dunque terroristicamente, violando i naturali e qualitativi 

rapporti fra gli uomini." (1)


(1) Totalità sociale e comunità organica, edizioni di Ar, pag. 31-32


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