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giovedì 19 novembre 2020

Centro studi: Perché Hitler fu costretto ad invadere l'Unione Sovietica.

 PERCHE' HITLER FU COSTRETTO AD INVADERE L'UNIONE SOVIETICA?







Non tutti conoscono delle varie operazioni della seconda guerra mondiale l'"Operazione Groza" che in russo significa "tempesta", il piano organizzato da Stalin per sottomettere l'Europa e attaccare alle spalle la Germania Nazionalsocialista, come d'altronde si evince dai progetti che Stalin aveva per l'Europa. E' risaputo. Questa tesi è stata studiata e sostenuta anche in particolare da due storici russi: Viktor Suvorov (ex militare dell'armata rossa e membro dei servizi segreti sovietici) e Igor Bunich. La potenza militare Sovietica era ben superiore a quella Tedesca, arrivando a contare un totale di 300 divisioni, 8 milioni di soldati, 27.500 carri armati e 32.628 aeroplani; al momento dell'invasione Tedesca sul confine erano schierate 202 divisioni e oltre 7000 aerei messi in posizione offensiva, nessuna divisione invece era schierata sulla linea di difesa "Stalin". Ciò ci mostra come l'armata rossa non era in una posizione difensiva ma aveva già schierato le sue truppe pronte per l'assalto quando i tedeschi gli fecero perdere l'iniziativa con l'"Operazione Barbarossa", ma su questo punto ci ritorneremo a breve. Per comprendere meglio la vastità della produzione bellica sovietica cito direttamente le parole di Adolf Hitler a Mannerhein: "Se qualcuno mi avesse detto che uno Stato potesse schierare 35.000 carri armati avrei detto 'Lei è impazzito, vede tutto doppio o dieci volte, vede i fantasmi' Non lo ritenevamo possibile, abbiamo trovato delle fabbriche, in particolare quella di Kramatorska , la quale era fino a due anni fa un villaggio agricolo. Oggi sorge una fabbrica che in piena produzione impiega più di 60.000 lavoratori, Una singola fabbrica di carri armati! Una massa di lavoratori che vivono come animali". Dunque torniamo all'attacco Nazista contro l'Unione Sovietica del 22 giugno 1941 che fu in realtà l'inizio di una guerra preventiva. Che Stalin volesse aggredire la Germania per primo lo conferma egli stesso nel verbale di una sua dichiarazione del marzo dello stesso anno, pubblicata da "Investija" nel 1994. Sottolineato anche il fatto che le armate tedesche erano notevolmente inferiori, in numero e mezzi, rispetto a quelle dell'armata rossa tanto che l'operazione Barbarossa fu definita "Operazione Suicidio", sembra ampiamente dimostrato dalla documentazione emersa dagli archivi sovietici che la sola forza della disperazione spinse Hitler a sferrare l'attacco del 22 giugno in quelle condizioni di inferiorità numerica e di mezzi. Consapevole del fatto che lo stratagemma della blitzkrieg avrebbe avuto solo inizialmente gli effetti desiderati sul nemico, viste anche le enormi estensioni del territorio sovietico e il periodo notevolmente breve dell'estate russa, il Fuhrer, dopo il colpo assestato alle armate di Stalin, non ritenne prioritaria la conquista d Mosca dissuaso peraltro dal sopraggiungere dell'inverno e dallo strenuo comportamento delle truppe siberiane poste a difesa della capitale, e puntò direttamente sui pozzi petroliferi del Caucaso.(1)

Fonte: "Segreto Novecento" G.Pucciarelli, Capire Edizioni - ROMA  

 

1 commento:

  1. grazie per l'aggiornamento , utilissimo per capire cosa è successo nel passato e ad oggi dove si è arrivati

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